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apr 06

Come soffia il vento…

IMG-20160406-WA0002di Teresa Cecere

Aria di nuovi linguaggi e diverse riflessioni in casa AC.

E’ quello che è emerso dalla giornata unitaria, nonché momento formativo della Scuola Diocesana di formazione Responsabili, Domenica 3 Aprile 2016 presso l’Oasi Santa Maria dell’Isola di Conversano.

Ospiti di eccezione, e non solo per la loro rilevanza nazionale, Rita e Stefano Sereni, coppia responsabile dell’Area Famiglia e Vita. Il tema trattato, dal titolo accattivante  “Famiglie: nodi, prospettive e tante risposte da dare” ha richiamato l’attenzione sul plurale non solo di un termine tradizionalmente destinato ad indicare il ristretto nucleo familiare, ma di una realtà multiforme e difficile da interpretare, che da una parte segue con fatica il ritmo dei segni dei tempi e che dall’altra osserva il percorso di riflessione che la stessa Chiesa italiana sta svolgendo.

Partendo, infatti, dall’analisi della  Familiaris Consortio e delle sfide pastorali della famiglia nel contesto dell’evangelizzazione, fino all’approdo al Sinodo dello scorso ottobre 2015, Rita e Stefano hanno attraversato una serie di territori finora inesplorati dalla Chiesa e dalla cultura associativa, sollevando non poche osservazioni e domande nel folto pubblico presente all’incontro.

Ed è così che dal riferimento alla cultura gender, che delineerebbe una società senza differenze di sesso, si è passati all’analisi della visione cristiana della vita affettiva, sui cui oggi insistono valori da rivedere alla luce di un nuovo sensus fidei.

Intanto ci sarebbe da chiedersi se il Sinodo sia stato un punto di arrivo o di ripartenza, come pure occorrerebbe riflettere se il problema oggi sia la famiglia o piuttosto il matrimonio, e in che modo, soprattutto, si dovrebbe strutturare un formazione attenta alla preparazione al sacramento sponsale, all’accompagnamento pastorale delle famiglie e di molte loro situazioni complesse, o, ancora, di come integrare nelle comunità le persone divorziate, risposate, omosessuali, senza per questo farne un “ghetto formativo”.

L’Azione Cattolica da sempre ha intrapreso percorsi coraggiosi, sia nella lettura della realtà alla luce del Vangelo che nell’attuazione di itinerari formativi che guardino al valore delle persone oltre che alla loro personale situazione affettiva, evitando giudizi che non tengano conto della complessità delle diverse situazioni familiari e al modo in cui esse vivano e soffrano a motivo della loro condizione.

Nessuno escluso, dunque, ma tutti aperti ad una formazione tout court, che abbracci l’accompagnamento “remoto” al matrimonio e approdi a quello delle giovani famiglie. La risposta, forse, sta nell’educarsi al ripristino del concetto di limite, rimettendo a tema la coscienza ed educandosi alla discontinuità.

Perché se dirompenti sono stati la presenza e il messaggio di Cristo nel mondo, altrettanto devono esserlo il pensiero e l’azione di chi ritiene di non dover creare scarto o schizofrenie effettive tra fede sentita e fede vissuta.

Insomma, molte domande e molte risposte da dare: la famiglia, ancora una volta ( e la storia dell’Uomo inizia da un  nucleo familiare…), torna ad interpellare i laici a non creare barriere, in nome del recupero di una dimensione umanistica delle famiglie di oggi.

Possibilmente senza mai perdere il cuore.

Clicca qui per visualizzare la Presentazione in PowerPoint “Famiglie nodi e prospettive

 

Permalink link a questo articolo: http://www.acconversanomonopoli.it/2016/04/come-soffia-il-vento/

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