Domenica 17 aprile siamo chiamati a partecipare al referendum popolare sulle trivellazioni in mare per la ricerca ed estrazione di idrocarburi e gas entro le 12 miglia marine. Si tratta di un referendum abrogativo, col quale si chiede di cancellare la norma, recentemente introdotta, che consente alle società petrolifere di operare senza limiti di tempo e fino a quando il giacimento lo consente. È la prima volta nella storia repubblicana che a richiedere il referendum abrogativo siano le Regioni. Per la precisione 9 consigli regionali, con la Puglia con un ruolo da protagonista.
Come cristiani impegnati siamo chiamati innanzitutto a partecipare al voto e garantire il raggiungimento del quorum, cioè fare in modo che si rechino a votare il 50% degli aventi diritto. E sempre come cristiani impegnati siamo chiamati a votare Sì, cioè chiedere la cancellazione di questa legge e il ripristino della situazione precedente, cioè rendere “a scadenza” le concessioni mantenendo valutazione e concessione dei permessi alle Regioni.
Si tratta di un referendum che stimola a chiederci: quale futuro energetico vogliamo per il nostro Paese e la nostra Europa? Si tratta di un voto responsabile, su un tema importante come quello della salvaguardia dell’ambiente dalle speculazioni selvagge, che sta mobilitando tutto l’associazionismo cattolico e la Chiesa in generale. Diversi sono i vescovi che si sono schierati per il Sì, e la nostra Azione Cattolica, a più livelli, desidera stimolare i cittadini alla partecipazione referendaria mantenendo come faro l’Enciclica “Laudato si’” di Papa Francesco che ci invita a guardare il Creato come la “casa comune“ e l’uomo come responsabile della sua cura.
Come Presidenza diocesana invitiamo dunque tutti i soci e simpatizzanti a promuovere la partecipazione nelle rispettive comunità, famiglie e amici. Un ruolo da protagonista lo stanno già svolgendo i nostri ragazzi nell’EDR che lo scorso 18 marzo hanno riflettuto attraverso un gioco su questi temi elaborando un appello per i più grandi: “Vota Sì, è l’ambiente che ve lo chiede”
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