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ago 04

Andata e ritorno, l’estate Acr con Giuseppe il Re dei sogni

di Angelo Fanizzi

“Andata e ritorno: il cammino di Giuseppe verso i suoi fratelli” questo il tema che ha accompagnato i bambini ed i ragazzi dell’Acr durante il Tempo Estate Eccezione (TEE). La nostra Diocesi ha organizzato in particolare due esperienze: il weekend, 23 e 24 luglio, per i bambini dai 6 ai 10 anni presso l’eremo Sant’Antonio Abate a Monopoli ed il campo scuola, dal 28 luglio al 1 agosto, per i ragazzi da 11 a 13 anni presso l’oasi San Giovanni Battista di Altamura.

Ciascun partecipante ha avuto modo di riflettere sul proprio sogno, guidato dalla storia del personaggio biblico Giuseppe, sul progetto di felicità che il Signore ha per ciascuno di noi, e quindi sulla possibilità di realizzazione di quel sogno, che può avvenire, se lo si persegue con e per il prossimo.

Ad aiutare nella riflessione ci sono stati alcuni ospiti con le loro testimonianze. Persone che, a vario titolo, hanno realizzato o attuano il proprio sogno mettendosi a servizio dell’altro, che hanno fatto dei propri doni, un dono per tutti.

Al weekend dei bambini è intervenuto Filippo Dibello, diacono che sarà ordinato sacerdote il prossimo ottobre. Egli dopo aver raccontato la propria esperienza di fede e di vita, quindi il suo sogno, ha invitato i bambini a pensare al proprio, facendo loro capire che esso coincide con quello che Dio ha per noi.

Per il campo dei ragazzi più grandi sono stati invece presenti Francesco Zaccaria, neo-sindaco di Fasano, e Maxmiliano Galizia, medico. Un politico che si impegna a mettere le proprie capacità al servizio della comunità per perseguire il bene comune ed un medico che si prende cura della salute dell’altro. Entrambi hanno raccontato la propria esperienza che si caratterizza sin da subito come vocazione autentica, la cui realizzazione è stata resa possibile grazie all’impegno ed alla vicinanza di tante persone ed è, e si auspica sia sempre, un dono non solo per sé stessi bensì per tutti.

I ragazzi sono stati anche sollecitati a cercare i propri fratelli e ad andar loro incontro grazie all’intervento di Anna Baldassarra, volontaria dell’Unitalsi di Altamura che ha vissuto l’esperienza del pellegrinaggio a Lourdes, accompagnando persone diversabili.

Oltre alle testimonianze non sono mancati momenti di riflessione e confronto condotti attraverso la preghiera, le attività, la drammatizzazione della storia di Giuseppe ed i giochi.

Tutti i partecipanti hanno mostrato interesse sentendosi chiamati ad esprimersi e ad essere sé stessi, durante i giorni trascorsi insieme. Hanno manifestato, inoltre, un grande bisogno di essere ascoltati ed è emerso che tutti devono imparare a soffermarsi maggiormente per riflettere, ascoltare, condividere, confrontarsi e perdonare il prossimo.
Tutte azioni, queste ultime, non facili visti i ritmi frenetici che la nostra società impone ma che si rivelano necessarie da attuare per un mondo migliore e per “fare della propria vita un sogno, e di un sogno … una realtà!”

Tutti i momenti trascorsi durante queste giornate sono stati unici ed irripetibili e sono stati tali per le molteplici emozioni provate. I gesti, gli sguardi, le parole, i sorrisi ed anche le lacrime hanno scandito questo tempo che si auspica abbia lasciato un segno nelle menti e nei cuori di tutti e sia stato proficuo e significativo per la crescita dei bambini e ragazzi.

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1 comment

  1. Anna

    Spero davvero di aver aiutato i ragazzi a riflettere, a far si che essi possano mettersi nelle mani di Dio. Il nostro sogno coincide con quello che Dio vuole per noi e talvolta noi non lo comprendiamo sin dal principio ma solo con il senno di poi.

E tu che ne pensi?