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mag 21

Responsabilità e partecipAzione. Votare per una buona politica

acLa Presidenza di Ac della Diocesi Conversano-Monopoli, in vista delle elezioni regionali del 31 maggio, ha promosso un incontro di formazione rivolto in particolar modo ai giovani che si accingono a votare per la prima volta, finalizzato a sensibilizzare i cittadini sull’importanza e sul valore del voto.
Un incontro nato a seguito degli stimoli ricevuti dal recente convegno nazionale delle presidenze di Ac, oltre che dalle parole di Paolo VI, il quale indicava la politica come “la più alta forma di carità”.
L’incontro, dal titolo “Responsabilità e partecipazione. Votare… per una buona politica”, si è tenuto sabato 16 maggio 2015 alle ore 18,30, presso il salone dell’Oratorio del Fanciullo in Fasano, ed ha visto la partecipazione dell’avv. Sante Nardelli, amministrativista e docente di diritto, il quale ha tenuto un’interessante relazione sul tema.
Il presidente diocesano Giuseppe Ancona, ribadendo le finalità dell’incontro, ha auspicato che i cittadini, e in particolar modo i cattolici, «riacquistino il gusto di riavvicinarsi alla politica, in un periodo in cui un po’ tutti ci sentiamo allontanati». Ed è proprio da tale auspicio che l’avv. Nardelli ha preso spunto per iniziare il suo intervento affermando, con estrema franchezza, che «motivare le persone alla partecipazione in questo momento storico è opera improba. Sarebbe stato più facile vendere frigoriferi al polo Nord, ma non possiamo esimerci, come cattolici, dal prendere parte alla vita politica del Paese».
Con un excursus storico-politico sull’Italia, l’avv. Nardelli ha inoltre sottolineato l’importanza del partecipare attivamente alla vita democratica e politica del Paese con riferimento, in particolare, al ruolo cruciale dei cattolici durante la seconda guerra mondiale, precursori dei valori successivamente codificati nella nostra Carta costituzionale. «Non fu un caso, infatti, che quelle generazioni di cattolici – ha evidenziato Nardelli – cresciuti durante il fascismo con i valori dell’Azione Cattolica, opposti al nazionalismo, al razzismo e al culto della violenza promossi dal regime, furono i più pronti a dare il loro contributo nella stesura delle parti più importanti della nostra Carta».
È stata proprio la Costituzione il “cuore” dell’intera relazione dell’avv. Nardelli, il quale ha tenuto a precisare quanto sia importante, proprio in un periodo storico come quello che stiamo vivendo, difenderne i suoi principi e i suoi valori di democrazia e libertà, messi in crisi da una cattiva politica che rischia di renderci sempre più indifferenti.
Un insieme di principi e valori che vanno invece difesi proprio attraverso la partecipazione attiva e il protagonismo di tutti i cattolici nella vita pubblica, a cominciare dal riconoscere la sacralità del diritto di voto, sancito dall’art. 48 della Costituzione, quale esercizio di “dovere civico” a cui nessuno dovrebbe sottrarsi. «Certo – ha concluso l’avv. Nardelli – oggi per me, come per voi, il voto è più che mai una scelta precaria e rischiosa. Precaria nel senso che è sempre più frequente che oggi votiamo in modo diverso da cui abbiamo votato ieri, ma allo stesso tempo occorre rischiare: bisogna votare, perché il diritto di voto è frutto di lotte, di lutti ed è una conquista».
La relazione ha stimolato notevolmente i presenti, molti dei quali sono intervenuti ponendo osservazioni e considerazioni sul tema, aprendo un interessante dibattito con il quale si è conclusa la serata.
Una serata stimolante che lascia aperta la porta alla speranza: l’impegno di ciascuno, nessuno escluso, è sicuramente il più efficace antidoto alla cattiva politica e all’antipolitica. Per questo, nonostante tutto, c’è bisogno di responsabilità e partecipazione… e occorre sempre andare a votare… per una buona Politica.

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